In base agli standard nazionali ed internazionali, la bulloneria deve rispettare specifici schemi di classificazione che hanno l’obiettivo di identificare e rendere i processi produttivi omogenei.
Sia i bulloni che i dadi generalmente riportano delle marcature realizzate, in rilievo o tramite incisione dal produttore che ne definiscono le caratteristiche basilari.
Conoscere e decifrare tali marcature ha pertanto un’importanza fondamentale per il loro corretto impiego.
Tra le caratteristiche più importanti sulle quali è necessario prestare particolare attenzione vi è senza dubbio la classe di resistenza che è determinata dalle proprietà intrinseche del bullone o dado in base alla sua resistenza allo snervamento, alla trazione, ecc.
La classe di resistenza è definita da precise norme nazionali ed internazionali.
Innanzitutto la norma UNI EN ISO 898-1 definisce due differenti categorie di viti, quelle ad alta resistenza e quelle a medio / bassa resistenza.
Inoltre, le classi di resistenza sono descritte e rigidamente identificate tramite un codice numerico che consiste in una serie di numeri separati da un punto:
* 4.6, 4.8, 5.6 (viteria a bassa resistenza)
* 6.8 (viteria a media resistenza)
* 8.8, 10.9, 12.9 (viteria ad alta e altissima resistenza).
La prima cifra, a sinistra del punto, se moltiplicata per 100, definisce il carico di rottura del materiale, espresso in N/mm² (Newton per millimetro quadrato) o in MPa (Mega Pascal). La seconda cifra invece, posta dopo il punto, se moltiplicata 10 volte il precedente numero restituisce la resistenza allo snervamento in N/mm² o in MPa.
Da notare comunque che solamente la viteria ad alta resistenza (cioè per classi pari o superiori 8.8) deve essere obbligatoriamente marcata con il corrispondente codice.
Se la scelta del prodotto adatto fa una grande differenza, in particolare quando devono essere eseguiti dei lavori speciali, prestare attenzione ai differenti gradi di resistenza aiuta a valutare come utilizzare al meglio dadi e bulloni.
Generalmente, il grado 8.8 (acciaio a medio tenore di carbonio) è definito come il grado strutturale per la viteria e considerato la più comune forma di materiale ad alta resistenza. Solitamente le viti di grado 8.8 sono trattate con lo zinco e consentono il serraggio controllato per mezzo di una chiave dinamometrica. Essi hanno una resistenza alla rottura di circa 800 N/mm².
La viteria di grado 10.9 (acciaio a basso tenore di carbonio o acciaio legato), è largamente utilizzata nelle applicazioni dell’industria automobilistica ed è spesso prodotta con acciaio al carbone e acciaio al boro. La cavità e la svasatura della bulloneria è spesso realizzata in questo grado. Essi sono caratterizzati da una tensione di rottura di circa 1000 N/mm².
Le viti ad alta resistenza di grado 12.9 (acciaio legato) rappresentano il grado più alto con una resistenza alla rottura di circa 1200 N/mm². Esse sono utilizzate per i compiti più gravosi, come il serraggio dei motori.
Per quanto riguarda i dadi, la loro classe di proprietà indica la classe massima di bulloni con cui possono essere accoppiati. Pertanto, le classi di proprietà del dado sono specificate dal numero iniziale della designazione della classe del bullone.
Ad esempio un dado di grado 6, al massimo, può essere assemblato con un bullone di grado 6.8.
Invece i dadi di una classe più elevata possono essere normalmente utilizzati al posto di dadi di una classe inferiore.
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